Misure di rumore, guida sintetica

fonometro-pce

Limiti normativi sulle emissioni acustiche

Il DPCM_14_11_1997 entrato in vigore il 1° gennaio 1998 determina i valori limite di emissione immissione e differenziale, per sei classi di territorio acusticamente omogenee che vengono individuate dai comuni. Le tabelle con i limiti si trovano nell’allegato al decreto.
I limiti normativi e le misure sono riferite alla posizione del recettore (colui che subisce il rumore) ovvero negli spazi utilizzati da persone. Questo significa che non è necessario rispettare il limite in qualunque punto, infatti, ovviamente, molto vicino alla sorgente di rumore questo sarebbe impossibile.

Si distingue fra limiti di emissione e limiti di immissione.
Il valore di emissione è il rumore generato dalla sorgente presso il recettore, trascurando gli effetti cumulati di altre sorgenti di rumore eventualmente presenti.

Il valore di immissione invece è la combinazione del rumore prodotto dalla sorgente in esame con le altre sorgenti presenti e con il rumore di fondo. Il contributo al rumore complessivo riconducibile alla sorgente in esame non deve superare 3 dB nel periodo notturno e 5 dB in quello diurno.

Di conseguenza, ovviamente, il valore normativo del limite di immissione è più alto del limite di emissione.

Tabella di riepilogo dei limiti normativi:

Classe/Zona Tabella I II III IV V VI
D N D N D N D N D N D N
Limite immissione (totale, ambiente) Lp < C 50 40 55 45 60 50 65 55 70 60 70 70
Limite emissione, (da fonte sonora specif.)< B 45 35 50 40 55 45 60 50 65 55 65 65
Differenza La – Lr residuo (fondo) , D N
all’interno degli ambienti abitati < 5 3
e non si applica se: a finestre aperte La < 50 40
a finestre chiuse La < 35 25

Calcolo del livello di emissione

La rumorosità di una sorgente viene espressa come livello di potenza sonora LW, in decibel, mentre i livelli di rumore vengono misurati come livello di pressione sonora. Entrambi, per praticità di calcolo vengono espressi nella scala logarimica dei decibel. Per passare dal livello di potenza al livello di pressione si procede utilizzando l’equazione fondamentale dell’acustica:

Lp = LW ? Ad – Aa

Dove:
Lp : livello sonoro nella posizione del ricevitore;
LW : livello di potenza sonora della sorgente;
Ad : attenuazione per divergenza geometrica;
Aa : attenuazione per assorbimento atmosferico;

Se la sorgente ha una emissione sferica, l’attenuazione per divergenza vale:

Ad=20 log(10) r +11

Mentra se la sorgente ha una emissione semisferica (per esempio un macchinario poggiato su un pavimento che riflette bene il rumore) l’attenuazone per divergenza è la metà (ovvero è 3 db più bassa):

Ad=20 log(10) r+8

L’attenuazione per assorbimento atmosferico è definita in una serie di tabelle nella norma ISO 9613-1, per varie bande di frequenza, umidità e temperatura dell’aria. Per una frequenza centrale d’ottava di 500 Hz, temperatura 15 °C e UR=50 % pari a 2,24 dB/km.

Calcolo del livello di immissione

Occorre combinare il livello del rumore di fondo con il livello di emissione calcolato in precedenza.
Al fine di sommare le pressioni (e non i livelli di pressione) si utilizza la seguente espressione:

combinazione-livello-pressione-sonora

Esempio:

Esempio: una turbina eolica situata in un campo agricolo ha un livello di potenza sonora (LW) di 97 dBA. 1) Calcolare il livello di emissione e di immissione presso un recettore a 100 metri di distanza, dove il rumore di fondo, misurato con un fonometro, è di 50 dB di giorno e 35 dB di notte. Considera la sorgente puntiforme ad emissione omnidirezionale con centro alla quota di 20 m. Considera perfetto l’assorbimento del terreno (nessuna riflesione) e propagazione in campo aperto, e una attenuazione per assorbimento atmosferico di 3 dB/km.
Dal piano di classificazione acustica comunale risulta che l’area è classificata di “tipo III, aree di tipo misto”. 2) Sono i limiti normativi rispettati?

Soluzione: la distanza fra la sorgente e il recettore, calcolata con il teorema di Pittagora vale:
r=radq(30^2+100^2)=104,4 m

Il livello di emissione vale:
Lp=LW ? Ad ? Aa = 97 – 20 * log(r) – 11 – 3 = 42,6 dB (giorno e notte)

Il livello di immissione vale:
Lptot = 10 log(10^(Lp/10) + 10^(Lpfondo/10)) = 50,7 dB (giorno)
Lptot = 10 log(10^(Lp/10) + 10^(Lpfondo/10)) = 43,4 (notte)

Dal DPCM 14/11/1997, tabella B, risulta che il limite di emissione è 55 dB (diurno) e 45 dB (notturno). Essendo il livello di emissione della turbina inferiore a entrambi, il limite è rispettato, con un margine di 2,4 dB.

Dalla tabella C il limite di immissione è di 60 dB (diurno) e 50 dB (notturno). Il livello di emissione calcolato risulta inferiore in entrambi i casi, con un margine di 9,3 dB e 6,6 dB rispettivamente.

Strumentazione

Per la prova dell’esempio è stato utilizzato un Fonometro con datalogger PCE-322A gentilmente fornito da www.pce-italia.it.
pce-instruments-fonometro-con-datalogger-pce-322a-130815_810196

La norma IEC 651 stabilisce tre classi di precisione per i fonometri:
Classe del fonometro:
Classe 1: precisione (precisione entro 0,7 dB)
Classe 2: industriale (precisione entro 1,1 dB)
Classe 3: sorveglianza (precisione entro 1,5 dB)

Per le verifiche ad uso legale è richiesta la misura con fonometro di classe 1. Contestualmente all’acquisto del fonometro è importante acquistare il calibratore.

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