Pedonali o ciclo-pedonali?

 

In Italia si sente spesso parlare di conflitto fra pedoni e ciclisti. Questo conflitto deriva dal desiderio di entrambi di transitare nel medesimo spazio. Viste le diverse esigenze di velocitá di pedoni e ciclisti, la cosa migliore sarebbe tenere i due flussi separati. Seppur la parola “Sharing” sia di moda per descrivere un futuro positivo e innovativo, l’idea di eliminare i marciapiedi e far convivere pedoni e automobili nella stessa corsia (seppur molto innovativa) fa rabbrividire. Quindi come gestire pedoni e ciclisti? “Sharing” nelle ciclo-pedonali o separati?

 

Vediamo come hanno fatto nella cittá capitale della bicicletta per mettere d’accordo pedoni e ciclisti.

 

Bryggebroen

Il ponte pedonale e ciclabile “Bryggebroen” si trova a Copenaghen e collega i quartieri Island Brygge e Kalvebold.

Il ponte ad esclusivo uso di pendoni e ciclisti é in acciaio, lungo 190 m  e largo 5,5 m, percorso da 8000 ciclisti al giorno. Pedoni e ciclisti sono tenuti separati grazie alla barriera centrale. La pendenza é tale da consentirne l’accesso alle persone in sedia a rotelle. Fu realizzato nel 2006 su commissione del comune di Copenhagen, e progettato dagli architetti  DISSING+WEITLING. Bryggebroen su Wikipedia.

 

 

Il ponte pedonale e ciclabile "Odense brygge"
(Photo by Mikael Colville-Andersen)

 

Cykelslangen

The red snake é un ponte realizzato nel 2014, attraversato da 12 mila ciclisti al giorno. L’esigenza di realizzare questo ponte nacque proprio dal conflitto fra ciclisti e pedoni. Infatti, l’area intorno al centro commerciale Fisketorvet é utilizzata da due distinti gruppi di  utenti, con interessi in conflitto: pedoni e ciclisti. Infatti i ciclisti vogliono una via semplice e sicura per andare quotidianamente da Kalvebod Brygge a Island Brygge, mentre i pedoni si muovono lentamente nell’area prospicente al centro commerciale e non son sempre coscienti della presenza dei ciclisti. Il conflitto nasceva specialmente in estate, anche a causa delle condizioni geometriche del percorso che costringeva i ciclisti a una curva di 90 gradi, angoli ciechi e scale.

Il comune di Copenaghen ha quindi chiesto allo studio di architetti D+W di risolvere il problema. D+W ha proposto una lunga rampa (235 m) che consente ai ciclisti di attraversare l’area in sicurezza e velocitá, apprezzando anche la vista esclusiva dall’alto sul porto. I pedoni sono quindi completamente separati dai ciclisti e possono godere dell’area sottostante, evitando situazioni di pericolo, e riparandosi sotto la passerella ciclabile nei momenti di pioggia.

Il ponte migliora le condizioni di percorrenza dei ciclisti, ed incentiva cosí che piú persone scelgano la bici invece dell’automobile – anche per i tragitti piú lunghi. Questo genera un ambiente urbano migliore, meno traffico e piú salute, a beneficio di tutti gli utenti della strada.

E in Italia?

In Italia bisogna smettere di mischiare nello stesso spazio pedoni e ciclisti.

 

 

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